Storie | #StorieDalGiro

Abbiamo una storia
e delle storie da raccontare

“A Sulmona si fa la giostra cavalleresca. Io suono il tamburo e sono del Sestiere di Porta Japasseri. Il Giro è passato di qua la prima volta 3 anni fa ma io ero impegnata. Non sono ferrata sul ciclismo, preferisco la musica. Studio scienze della formazione, amo stare con i bambini e mi piacerebbe portare la musica negli asili perché credo possa dare ai bambini un senso di tranquillità”

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“Il Giro unisce l’Italia”

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“Vengo dal Parco Nazionale degli Abruzzi”

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“E’ mio cugino. Ne vado fiero. Siamo cresciuti insieme, lui andava in bici insieme al fratello. Vincevano un sacco di gare mentre io ero della generazione dei pallonari: calcio, calcio e basta e alla fine ecco come è andata a finire. Di calcio non si vive.” 

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“E’ la terza volta che vedo passare il Giro d’Italia, la volta scorsa è stato 29 anni fa, ma il primo non me lo ricordo. Ho 80 anni. Non sono mai andato in bici, ma pratico ancora lo sci di fondo. Si fatica, ma non come i ciclisti. Il fondo sono 10 km, 20. Questi ne fanno di più.” 

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“Sono stata trascinata qui dal fidanzato. Ma ne vale la pena, per il Giro questo e altro.”

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“Tifiamo un po’ per tutti. L’importante è tifare per il ciclismo”

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“Sono qui per il servizio traffico, ma in realtà mi piacciono tutte quelle cose tecniche: le telecamere, i microfoni, gli amplificatori.”

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“Seguo poco il ciclismo, ma sono contenta di essere venuta a suonare qui.”

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