Storie | #StorieDalGiro

Abbiamo una storia
e delle storie da raccontare

“Indosso questa maglia per ricordare Marco Pantani. È grazie a lui che mi sono appassionato al ciclismo. Ci sono tante tappe che ricordo con emozione, una su tutte è la salita al monte Zoncolan. Il ciclismo oltre che uno sport è un mezzo di trasporto, un ottimo modo per vivere il territorio. Sarà la soluzione ecologica del futuro.”

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“Abito a Praia a Mare. Sono qui a vedere la partenza con la mia bicicletta che mi regalarono per i miei 18 anni. Amo muovermi in bici. Mio padre è un grande appassionato del Giro e ricordo quando, da piccola, guardavo Pantani con lui. Come due anni fa, anche quest’anno l’arrivo della Corsa è avvenuto sotto casa mia. È davvero emozionante.”

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“In queste terre i limoni crescono molto bene. Quando vado a trovare una mia amica a Bergamo, gliene porto sempre qualcuno in valigia. Hanno un profumo meraviglioso! Ero tra il pubblico durante la partenza del Giro da Praia a Mare ma non sono una grande tifosa. Nonostante questo, però, amo la bicicletta.  La uso sempre, sia per andare a lavorare sia per andare a bere un caffè. Se fossi il sindaco, obbligherei tutti ad utilizzarla al posto delle macchine.”

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“Abito a Praia a Mare da sempre. In passato non c’erano molti divertimenti oltre al nostro bellissimo mare. Ricordo quando il Giro passò da qui negli anni sessanta. Fu un vero e proprio evento. Un ciclista lasciò cadere il sacchetto del rifornimento. Fu la prima volta che mangiai un panino al prosciutto.”

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“Sono una giocoliera di un teatro di strada, siamo qui ad esibirci per il Giro d’Italia con uno sketch a tema. Seguiremo tutta la Corsa, aggregandoci alla Carovana.”

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“Questa foto risale a più di 15 anni fa, eravamo appena sposati e sognavamo di aprire questo ristorante. In quell’anno il Giro arrivò a Pizzo e riuscimmo a farci immortalare con Francesco Moser. Il nostro paesino è la meta ideale per sostare durante la corsa. Qui ci si rilassa davanti al mare, tra tanti colori e gente allegra. Quest’anno siamo città di partenza e il nostro in bocca al lupo va ai ciclisti italiani. Un po’ di campanilismo non fa mai male!”

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“Ho i capelli rosa da due anni, mi fanno sentire libera. Li ho tinti così quando sono andata in pensione! Sono romana ma, appena terminato di lavorare, mi sono trasferita a Pizzo. Abbiamo già visto passare il Giro ma non abbiamo mai assistito alla partenza. Sono presenti anche i nostri nipotini che, per l’occasione, non sono andati a scuola. Oggi è festa per tutti!”

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“La passione per il ciclismo è fortemente radicata nella mia famiglia, mio nonno ha saputo trasmetterla a figli e nipoti. Mi ricordo quando, in quinta elementare, vidi una scritta dal finestrino dell’autobus: “Da qui è passato il Giro d’Italia”. Risaliva all’anno precedente, quando il Giro passò per Pizzo. Provai una fortissima emozione soltanto leggendola. Rimpiango i campionissimi del passato che affascinarono l’Italia intera. Gino Bartali su tutti, ho visto anche il film dedicato a lui.”

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“Qui a Pizzo, una volta, la maggior parte degli abitanti lavorava nel settore marittimo. Proprio come me che ho viaggiato anche all’estero, navigando per tutto il mondo. Pur non essendo un grande appassionato del Giro d’Italia, mi ricordo quanto fosse dura la corsa una volta. Rivedo i grandi campioni del passato pedalare su strade non asfaltate con i copertoni tenuti in spalla. Oggi le biciclette sono ultramoderne, si fa meno fatica.”

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