“Mio nonno stava male, era obbligato a stare sul divano, eppure, per il giro, ritornava vivo. Un giorno la TV era accesa, sintonizzata su una tappa, Pantani attaccò in salita e lui, nonostante la malattia, si alzò in piedi. Io ero bambina, quella scena mi rimase impressa, mi resi conto di quanta forza ed emozione ci sia dietro questo sport. Qualcosa che va oltre”.
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