“Per me pedalare è una preghiera. La bici mi ha fatto ritornare ad essere un bambino normale quando persi una gamba a causa di un cancro. Il ciclismo fu il primo sport che ripresi, con un pedale adattato per permettermi di pedalare con la protesi. All’inizio pensavo di non farcela e poi non sono più sceso. Ogni giorno dell’anno io pedalo, e non è solo uno sport ma è tornare a essere un ragazzo normale. All’inizio andavo con i pantaloni lunghi perché mi vergognavo di mostrarmi. Poi col caldo estivo sono stato costretto a mettere i pantaloni corti e vedevo come fossero sorpresi. Lì ho capito che non dovevo vergognarmi della mia storia ma esserne orgoglioso. Il bello è che nel mondo siamo tanti e di ogni genere diverso, ognuno ha una sua storia, e questa varietà è un tesoro.”
Condividi questa storia