“Questa è la mia bici da pista, comunemente nota come “a scatto fisso”. Mi sono appassionata un paio d’anni fa; inizialmente ero un po’ timorosa perché è un modo di pedalare completamente diverso. Poi mi sono esercitata al velodromo e adesso la utilizzo anche in città per brevi spostamenti.
Oggi è l’occasione perfetta per sfoggiarla in centro! L’utilizzo della bicicletta è stata la conseguenza ad una mia fobia. Non amo gli spazi chiusi e così, quando andavo a scuola, ho preferito abbandonare l’autobus per andare a scuola in bici. Da lì non ho mai smesso di usarla. Non è un cliché: è davvero il mezzo di trasporto perfetto. Ti consente di andare sufficientemente veloce per non arrivare in ritardo e, al contempo, di goderti le bellezze che ti circondano. Il ciclismo è davvero l’emblema della libertà. Il mio ricordo del Giro d’Italia è legato a mio nonno. Lui lo seguiva sempre e io, annoiata dalla gara, cercavo di approfittare dei suoi sonnellini momentanei per cambiare canale. Chi l’avrebbe mai detto che mi sarei ritrovata qui oggi a guardarlo dal vivo?”
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