“Da ragazzo ho messo da parte i soldi per più di un anno per comprare la mia prima bicicletta. Era verde scuro, bellissima, col manubrio dritto sportivo di cui ero orgoglioso, mi sembrava di avere una Ferrari. Dopo un mese me l’hanno rubata proprio fuori dal negozio di ferramenta dove facevo il commesso, pensavo fosse uno scherzo e invece era proprio vero. Mi avessero pugnalato non avrei sofferto così tanto! Dopo qualche mese mio padre mi regalò una bicicletta identica a quella. Da quel momento quando facevo le consegne a domicilio per il negozio me la mettevo in spalla sulle scale fino alla porta del cliente che sorpreso mi diceva: “Guardi che io non ho ordinato una bicicletta!”. Di quella bicicletta del 1955 conservo ancora il telaio perché è uno dei ricordi più belli della mia vita.” Vittorio Adorni, vincitore del Giro d’Italia 1965 e del campionato del mondo 1968
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