“Meo era un talento. Ce ne sarebbero molte da raccontare su di lui. Specialmente il suo modo di comportarsi, il suo modo di fare. Non saprei come descriverlo, era particolare. Quando era in gruppo, sferzava gli altri affinché attaccassero, e quando non andavano, partiva da solo e, dopo averli staccati, si fermava, li aspettava e diceva loro: “Avete visto!? “A volte vinceva, a volte no, ma quando andava, vinceva lui. Se Fausto (Coppi) aveva visto in lui il futuro, e se non fosse morto, quel futuro si sarebbe realizzato. Meo volava e vederlo in mezzo al gruppo era uno spettacolo, classe pura.” Renzo Badiali, Direttore Sportivo di Romeo “Meo” Venturelli
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