Non vedevo l’ora che me lo proponessero | #StorieDalGiro
Non vedevo l’ora che me lo proponessero
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“All’inizio non volevo confondere le mie passioni col business. Poi un collaboratore mi convinse e diventammo sponsor del Giro d’Italia. Non vedevo l’ora che me lo proponessero. Amo il Giro. Amo il ciclismo. Il ciclismo è uno sport vero, per uomini veri. Occorre avere una predisposizione alla sofferenza che raramente puoi ritrovare in altri sport. Nel ciclismo si corre tutti i giorni, e tutti i giorni si riparte da zero. Ricordo quando Coppi cadde, nel ’50 e si ruppe la clavicola. Dovette lasciare il Giro. Aveva fatto un inizio di stagione favoloso, vincendo la Parigi –Roubaix, staccando tutti. Era in formissima. C’era questo suo compagno di prigionia in Africa che abitava nel mio paese, a Tombolo, era un suo tifoso e lo aspettava in cima al Pordoi. Quando arrivò via radio la notizia che Coppi fosse caduto lui si allontanò. Lo cercavano tutti: “Dov’è Albano? Dov’è Albano?” Lo videro in mezzo alla neve. Un puntino. Andarono a chiamarlo, ma l’unica cosa che disse fu: “Lasciatemi morire qui.”

Ennio Doris, Presidente di Banca Mediolanum

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