Giro Archives | Pagina 16 di 21 | #StorieDalGiro

Maurizio Fondriest

“Era il 1995, ero alla Lampre e si partiva dalla Puglia per arrivare all’arrivo di tappa di oggi: Terme Luigiane. È un arrivo in salita di circa 1 km, anche meno, adatto alle mie caratteristiche. Misi la squadra già dall’inizio a lavorare per tenere il gruppo compatto e riuscii a battere tutti. Oggi, quindi, è un po’ una giornata speciale per me. A dirla tutta, è proprio il Giro100 ad essere speciale. Finora mi sembra il più bello. Siam partiti dalla Sardegna, non è la prima volta che si partiva da lì, prima nel ’91 e poi nel 2007, però è la prima volta che si parte dalla Sardegna per poi andare in Sicilia e risalire tutto lo stivale. Fare entrambe le isole non è facile a livello organizzativo, ma ne è valsa la pena, finora è stato tutto bellissimo, la risposta della gente è stata magnifica. Non c’è modo migliore per valorizzare il nostro splendido Paese. E poi il Giro100 passerà anche da Cles, il mio paese, quindi…è perfetto!”.

Maurizio Fondriest – Campione del Mondo 1988

Beppe Braida

“Non posso dirmi un appassionato di ciclismo, non lo seguo tantissimo. Non più almeno. Per me il giro era Pantani. Un campione vero. Ero un suo grande tifoso. Ora mi risulta più difficile. Non riesco ad appassionarmi alle tappe. È più facile in quelle di montagna, dove vedi la grande fatica che fanno questi atleti e lì non puoi che avere stima e ammirazione per loro”.

Il ciclismo? Uno di famiglia

“Il ciclismo è praticamente uno di famiglia: mio fratello, mio nipote, il genero di mio fratello, molti cari amici, hanno tutti una grande passione per le 2 ruote e lo praticano. Mio padre ci portava sempre a vedere le gare, credo dipenda da quello. Qui siamo tutti tifosi di Nibali, è il nostro campione. Mio fratello lo conosce, credo siano usciti in bici insieme qualche volta”.

Il ragazzo in MTB

“Nel 2011 ero qui, sull’Etna, era il mio primo Giro. L’avevo sempre visto in televisione e poi, vederlo dal vivo fu un’illuminazione.  Sono un cicloamatore, tifo per Nibali ovviamente, guarderò la partenza e poi tornerò a casa. In bici ovviamente.”

Sono di Brescia, lavoro al seguito del Giro

“Sono di Brescia, sto lavorando al seguito del Giro, sono qui al Quartier Tappa, è la mia prima volta. Viverlo dall’interno è una scoperta, è tutta un’altra cosa. La televisione non rende. Tutta l’organizzazione che c’è dietro è difficile da immaginare da fuori. Il momento più divertente è quando passa la Carovana e poi l’arrivo: è sempre spettacolare.”

Non me ne intendo

“E’ la prima volta che vedo il Giro. Non me ne intendo.”

L’uomo col sigaro

“Stamattina avrei dovuto aprire lo studio, ma la strada è bloccata e non posso arrivarci e per non stare chiuso in casa son venuto qui. Da piccolo mi è capitato di seguire il Giro. Ricordo quando mio padre mi portò ad Acireale a guardare passare i corridori. C’era Gimondi. Che anno fosse non lo ricordo…”

Futura mamma, futura appassaionata

“E’ la prima volta che mi interesso così tanto al Giro sinceramente, negli anni passati non mi è mai capitato di guardare le tappe o la corsa. Devo ammettere che è coinvolgente”.

Gambe (e bici) in spalla

“Sono arrivato fin quassù in bici”.

“La passione me l’ha trasmessa lui. Sono 3 anni che vado a vedermi almeno una tappa del Giro. Mi piacciono soprattutto le cronometro, ma oggi siam voluti venire a vedere questo arrivo in salita. In realtà noi siam di Reggio Emilia e sarebbe stato semplice vedere sia un arrivo sia una partenza, ma vederlo passare sotto casa è diverso. Andare in trasferta ha tutto un altro sapore.”

Condividi questa storia

“Siamo un gruppo di maestri e accompagnatori di MTB. Cerchiamo di portare un po’ di turismo sportivo in queste valli che in passato, forse, non erano sfruttate a dovere da questo punto di vista. Abbiamo dei territori fantastici e con dei sentieri tutti da scoprire. Ovviamente seguiamo il Giro anche se siamo in MTB, perché la bicicletta è una sola e la passione sono le due ruote. Noi insegniamo il ciclismo, non la disciplina sportiva”.

Condividi questa storia

“La nostra scuola materna è nata 100 anni fa, per cui abbiamo deciso di festeggiare il compleanno insieme al Giro. Ieri abbiamo inaugurato una pista ciclabile per i bambini, che poi apriremo a tutte le scuole della città. Nascerà un progetto di educazione stradale per tutti i bambini che potranno andare a scuola in bicicletta.”

Condividi questa storia

“Questa maglia qua era di Andrea Carrea, gregario di Fausto. Lui era di Cassano, mio papà era suo compaesano e gliela regalò. Anni dopo io e il figlio di Andrea siamo stati compagni classe”.

Condividi questa storia

“Abbiamo tanti pesci da dare in pasto allo Squalo!”.

Condividi questa storia

“Sono uno degli organizzatori de “La Mitica”, una corsa che, partendo da Castellania, vuole rievocare la prima gara che Fausto corse il primo luglio del 1937. Coppi non finì quella gara perché bucò e non aveva tubolari con sé.  Questa bici, invece, è del 1907. Esordisce oggi perché, ho finito di sistemarla da poco, giusto in tempo per fare, insieme agli altri “Mitici”, gli ultimi 18 chilometri della tappa odierna. Con noi c’erano le “Bellezze in bicicletta”, tutte in abiti degli anni ’40 e ‘50. E’ stata una bella parata.”

Condividi questa storia

“Da Bambino lo seguivo in TV. Mi appassionava Merckx, poi la mia passione per lo sport mi ha portato altrove, prima il calcio e poi il tennis”.

Condividi questa storia

“Nel 2010 lavoravo al catering della Gazzetta, durante il Giro. Ero proprio accanto a dove facevano le interviste ai ciclisti. Fu un’esperienza bellissima. Ricordo che si lavorava tanto e si dormiva pochissimo però l’atmosfera era meravigliosa, il gruppo fantastico, una festa!”.

Condividi questa storia

“E’ la seconda volta che passa di qui. Qualche anno fa riuscimmo ad andare, ma oggi non riusciamo, dobbiamo lavorare. Di allora ricordo la confusione, una bella confusione!”.

Condividi questa storia